Vini Naturali
Cosa è dunque la “vinificazione naturale”, e quali i motivi per cui noi, fin dal 2008, abbiamo scelto questa modalità di lavoro?
La vinificazione è il processo biochimico di trasformazione dell’uva in vino: oggi le modalità e le tecniche con cui si possono ottenere ottimi vini sono molteplici. Esistono disciplinari di produzione, additivi enologici di varia origine e con diverse finalità, pratiche più o meno complesse utilizzabili anche in vinificazione biologica per ottenere vini di qualità.
Per vinificazione naturale si intende una pratica attraverso cui si accompagna la fermentazione delle uve e
la maturazione del vino senza utilizzare alcun tipo di additivo enologico, se non eventualmente una
quantità minimale di anidride solforosa.
È necessario partire da uve sane e “potenti”, ovvero con elevata quantità di lieviti in grado di sviluppare e portare a termine la fermentazione alcolica, poiché in vinificazione naturale non vengono inoculati lieviti selezionati.
Non vengono altresì effettuate pratiche quali microfiltrazioni, chiarifiche, alterazione delle qualità originarie dei mosti e del vino tramite utilizzo di additivi enologici (acidificazioni o disacidificazioni, aumento o diminuzione dei tannini, ecc.).
Tutto quello che il vignaiolo desidera ottenere lo ricerca attraverso le sole operazioni di cantina: follature e rimontaggi, scelta dei tempi dei travasi e dei contenitori per la maturazione e l’affinamento, tempi per l’imbottigliamento o l’invecchiamento.
Un discorso a parte merita l’anidride solforosa, ovvero i famosi “solfiti”: una quota di anidride solforosa si sviluppa naturalmente durante la fermentazione, e la sua formula chimica (SO2) è la stessa sia per quella sviluppata naturalmente sia per quella eventualmente aggiunta.
Quello che differenzia un vino “convenzionale” da uno “biologico” e da uno “naturale” è la quantità di anidride solforosa totale che è consentito sia presente nel vino finito.
Infatti nella vinificazione biologica i limiti di legge sono più bassi rispetto al convenzionale, mentre in vinificazione naturale si tende a non utilizzarla affatto, ma quand’anche per varie ragioni di conservazione si decidesse di aggiungerne, per definire un vino “naturale” si intende che la SO2 totale sarà comunque meno di 30 mg per litro.
Perché questa scelta?
Noi preferiamo confrontarci con le uve dell’annata particolare, perché solo con quella specifica uva e in quel particolare anno sarà possibile ottenere quel tipo di vino: una sorta di estremizzazione del concetto di territorio, ovvero fare un vino che solo sulla collina di San Nicolao in un particolare anno avrà quei profumi e quei sentori.
I nostri vini infatti sono un po’ diversi tutti gli anni, ma hanno uno speciale “marchio di fabbrica”, dato dalla terra, dall’aria e dal sole di quella collina, e da tutte le lavorazioni che noi facciamo per arrivare ad ottenere quelle uve.
Essendo un’azienda di piccole dimensioni le tipologie di vini che produciamo non sono sempre ugualmente disponibili, ma a rotazione potete trovare i seguenti vini